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  • Questo strato informativo delimita le superfici interessate dal fuoco. Ogni incendio è delimitato da un singolo poligono. Sono riportati solo gli incendi che hanno interessato superfici superiori ai 1000 mq.. Le superfici bruciate in parte sono state rilevate: 1) con strumento palmare GPS avente tolleranza pari a 5 - 10 metri. 2) per alcuni grandi incendi utilizzando anche le immagini satellitari del sensore SPOT 5, con successiva validazione attraverso punti di controllo

  • PPR Assetto Ambientale - Beni paesaggistici ex art. 143 D.Lgs 42/04 e succ. mod. Elementi poligonali rappresentanti le zone umide costiere. Questi elementi appartengono a quelle tipologie naturali di paesaggio individuate nella fascia costiera e nella zona di transizione tipizzate e sottoposte a tutela dal Piano Paesaggistico (Art. 17 comma 3 lettere b e c delle N.T.A. PPR). Il layer, derivato dal dato originario relativo alle zone umide costiere del PPR2006, e' stato creato a seguito del DGR 33/37 del 30-09-2010.

  • PPR Assetto Ambientale - Beni paesaggistici ex art. 142 D.Lgs 42/04 e succ. mod. Elementi puntuali individuanti edifici vulcanici a magma basaltico (generati da accumulo di materiali magmatici basaltici a bassa viscosità, basso contenuto in gas e quindi modesta esplosività, eruttati durante i processi vulcanici) ed edifici vulcanici a magma acido (generati da accumulo di materiali magmatici acidi, con grandi quantità di volatili e molto viscosi tipici di ambiente geodinamico di margini collisionali).

  • PPR Cartografia di base - Limiti amministrativi Elementi poligonali rappresentanti i territori emersi della regione Sardegna, comprensivi delle isole minori e degli scogli

  • PPR Assetto Ambientale - Beni paesaggistici ex art. 143 D.Lgs 42/04 e succ. mod. Elementi poligonali rappresentanti aree di notevole interesse botanico-fitogeografico che concorrono alla qualità paesaggistica del territorio e differiscono dalle aree di interesse naturalistico istituzionalmente tutelate, di cui all'art. 33 della N.T.A., da quelle identificate ai sensi della L.R. n 31/1989, dalle SIC e dalle ZPS. Le aree di notevole interesse botanico-fitogeografico sono un bene paesaggistico (Art. 17 comma 3 lettera k delle N.T.A. PPR).

  • Rappresenta i punti di interesse relativi ai sentieri, identificati attraverso i loro centroidi.

  • Poligoni che rappresentano il perimetro delle zone grandi aree industriali

  • Il layer rappresenta le aree sottoposte a vincolo per scopi idrogeologici. La delimitazione del perimetro che identifica il vincolo idrogeologico è avvenuto partendo dal recupero della documentazione (cartografia tematica, atti) del vincolo derivante dai seguenti articoli di Legge: 53 del R.D.L. 3267/23. Si evidenzia che per quanto concerne le aree boscate non già ricomprese nelle aree perimetrate vige quanto disposto dall¿art. 182 del R.D. 3267/23. I poligoni rappresentano le zone vincolate e quelle esenti. Il vincolo ha come scopo principale quello di preservare l'ambiente fisico e quindi di impedire forme di utilizzazione che possano determinare denudazione, innesco di fenomeni erosivi, perdita di stabilità, turbamento del regime delle acque ecc., con possibilità di danno pubblico.

  • Questo strato informativo delimita le superfici interessate dal fuoco. Ogni incendio è delimitato da un singolo poligono. Sono riportati solo gli incendi che hanno interessato superfici superiori ai 1000 mq.. I rilievi sono fatti direttamente in campagna dal personale forestale, con strumento palmare GPS. Successivamente vengono verificati e rielaborati negli uffici centrali con software GIS.

  • Il layer rappresenta le aree sottoposte a vincolo per scopi idrogeologici. La delimitazione del perimetro che identifica il vincolo idrogeologico è avvenuto partendo dal recupero della documentazione (cartografia tematica, atti) del vincolo derivante dai seguenti articoli di Legge: Art. 130 del R.D.L. 3267/23. Si evidenzia che per quanto concerne le aree boscate non già ricomprese nelle aree perimetrate vige quanto disposto dall¿art. 182 del R.D. 3267/23. I poligoni rappresentano le zone vincolate e quelle esenti. Il vincolo ha come scopo principale quello di preservare l'ambiente fisico e quindi di impedire forme di utilizzazione che possano determinare denudazione, innesco di fenomeni erosivi, perdita di stabilità, turbamento del regime delle acque ecc., con possibilità di danno pubblico.